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Sua maestà il Cannolo, ecco la classifica del più buono in Sicilia

Cari viaggiatori oggi si magnifica il cannolo, ma prima di fare la classifica del più buono della Sicilia, vogliamo raccontarvi le sue origini. Secondo una leggenda la sua nascita sarebbe avvenuta a Caltanissetta, “Kalt El Nissa”, in arabo “Castello delle donne” che a quei tempi era sede di numerosi harem di emiri saraceni. Il suo antenato potrebbe essere un dolce a forma di banana, ripieno di ricotta, mandorle e miele. L’ipotesi più accreditata sarebbe quella che le favorite dell’emiro, per passare il tempo, si dedicassero alla preparazione di prelibate pietanze e in uno dei tanti esperimenti culinari avrebbero “inventato” proprio il cannolo, allusione evidente alle “doti” del sultano.

Passando dal profano al sacro, con l’arrivo dei Normanni gli harem si svuotarono e una o più donne, ormai libere e convertitesi al Cristianesimo, trasmisero la goduriosa ricetta a “quelle sante ancelle del Signore”. Adesso, a magnificarlo, eccovi addirittura una frase in latino: “Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus”. Così definì il cannolo Marco Tullio Cicerone quando era questore in Sicilia, a Lylibeum (l’odierna Marsala), prima di diventare console romano destinato a fama imperitura.

Un Anonimo siciliano riportato dal Pitrè ne cantò così le lodi:

“Beddi cannola di Carnalivari
Megghiu vuccuni a lu munnu ‘un ci nn’è:
Su biniditti spisi li dinari;
Ognu cannolu è scettru d’ogni Re.
Arrivinu li donni a disistari;
Lu cannolu è la virga di Mosè:
Cui nun ni mangia si fazza ammazzari,
Cu li disprezza è un gran curnutu affè!”

Ma ecco la classifica di Sua Maestà il cannolo più buono della Sicilia.

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Giusi Patti

Giusi Patti

Mi chiamo Giusi Patti, ma sono anche la Dottoressa Pattin, Giuseisha e Patti Holmes. Una e tante. Mi definisco un "complesso", anzi un condominio di donne che coabitano pacificamente. La prima, l'originale, è laureata in filosofia; la seconda è una studiosa, specializzata in "uomini e donne d-istruzioni per l'uso"; la terza è una guru del sorriso e la quarta, infine, un'indagatrice. Tutte, proprio tutte, sono legate da un fil rouge che è l'amore per i viaggi fatti e in sognati, ma sempre conditi da miti e leggende. Chiedetemi e cercherò di soddisfare ogni vostra curiosità con pensieri parole opere e mai omissioni. Parola mia.

2 Comments

  1. andrea
    24 agosto 2017 at 15:39 — Rispondi

    Bella scelta, dei 10 citati almeno 5 li ho provati e sono fra i migliori.
    Il migliore che ho mangiato è in una pasticceria ad Avola, Finocchiaro, sulla piazza esagonale nel centro. Era il 2004, chissà se ancora aperto!
    Il pasticcere che mi ha servito prima ha voluto sapere dove li avevo mangiati prima (Di Pasquale e Dolceria Bonaiuto) e mi disse: Per carità, ottime scelte, ma vedrà , rimarrà stupito! Vero rimasi stupito dalla bontà del cannolo.

  2. andrea
    24 agosto 2017 at 15:42 — Rispondi

    Cibo e sesso sempre collegati…

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